Ravello Lab - Colloqui Internazionali IV edizione "2007 - 2013: Cultura e sviluppo. Azioni, strumenti e progetti per la politica europea di coesione

Ravello, 29 - 31 Ottobre 2009

In collaborazione con Federculture e Formez (Responsabili: F. Ferrigni e S.C. La Rocca)

Un Manifesto della “Rete delle città creative nel Mediterraneo promosso da Federculture, Centro Universitario Europeo per i Beni culturali di Ravello e dalla Fondazione Cittàdellarte di Biella dell’artista Michelangelo Pistoletto, è la proposta lanciata da Ravello LAB che ha ricevuto il consenso per il governo da parte del Sottosegretario ai Beni culturali Francesco Maria Giro, che è intervenuto nella giornata conclusiva dei Colloqui internazionali. Il Manifesto è finalizzato a promuovere esperienze, laboratori e progetti permanenti sul valore della persona come soggetto attivo, creativo e socialmente responsabile. L’obiettivo è affermare un modello di sviluppo che recuperi l’armonia tra la crescita e il benessere dei cittadini con la natura e l’economia sostenibile, mirando a realizzare l’equilibrio tra ricchezza diffusa e qualità della vita.

Dunque, città creative in Europa e nel Mediterraneo per promuovere la cultura quale fattore  fattore strategico di sviluppo, anche per superare la crisi attuale. Questo il messaggio e la proposta lanciati da Ravello LAB, che nella ultima giornata dei lavori ha ospitato il primo forum italiano dell’iniziativa “A Soul for Europe”, che da anni promuove la cultura come mezzo privilegiato per favorire il reale processo di integrazione europea.

Cultura, creatività, innovazione e sviluppo, i temi chiave affrontati nella quarta edizione di Ravello LAB, il laboratorio europeo su cultura e sviluppo promosso da Federculture, Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali e Formez, dal quale sono scaturite indicazioni e suggerimenti che la comunità di esperti, studiosi, artisti, amministratori, manager e decisori politici italiani e europei hanno rivolto alle autorità nazionali e comunitarie affinché siano accolti nelle politiche culturali europee.

Il Sottosegretario Giro ha raccolto le proposte operative emerse dai laboratori, candidando Ravello LAB come interlocutore privilegiato nella definizione delle politiche e degli interventi del governo in tema di cultura e creatività, anche nell’assegnazione programmatica delle risorse. In particolare l’esponente del governo ha apprezzato la centralità assegnata alle imprese culturali da Ravello LAB e ha auspicato che i Colloqui Internazionali divengano nel futuro la Cernobbio delle imprese culturali, come momento di incontro e scambio per evidenziare le potenzialità di sviluppo e crescita di questo settore strategico dell’economia, in modo che il nostro Paese possa svolgere un ruolo attivo e propositivo nelle politiche culturali europee.

Ambito privilegiato di analisi dei laboratori sono state le politiche urbane, tenuto conto che circa il 60% della popolazione della Ue vive in città di più di 50.000 abitanti. In questa chiave Ravello LAB ha esaminato l’esperienza di alcune Capitali Europee della Cultura, che hanno messo la cultura al centro della pianificazione strategica per un nuovo sviluppo urbano, ridisegnando così il volto delle città, anche attraverso la riqualificazione di quartieri degradati, e restituendo vivibilità, accessibilità e attrattività ai centri coinvolti. I risultati ottenuti in termini economici e sociali, oltre che culturali, inducono a pensare all’esperienza delle Capitali Europee della Cultura come un modello virtuoso che affermi i criteri della qualità della progettazione urbanistica, dell’integrazione tra economia e creatività, il coinvolgimento diretto delle comunità, destinate a diventare protagoniste di questo processo di trasformazione.

Il Mediterraneo ha rappresentato il secondo ambito di analisi e proposta dei lavori del forum, che mira a realizzare un sistema di relazioni euro-mediterraneo più forte negli aspetti istituzionali, politico-diplomatici, economici, sociali e culturali. Ravello LAB si candida, dunque, ad essere il raccordo operativo di un network che metta in relazione i diversi soggetti impegnati nella realizzazione di progetti comuni tra Europa e Mediterraneo basati sulla cultura quale motore di sviluppo. A tale proposito è stata sottolineata, inoltre, la necessità di agevolare la mobilità dei giovani artisti del Mediterraneo attraverso interventi a sostegno degli scambi nelle produzioni artistiche.

Al fine di rendere operative le proposte avanzate, è stata ribadita la necessità di cogliere le opportunità offerte dalle politiche di coesione e vicinato che per il periodo 2007-2013 mettono a disposizione risorse ingenti. Anche se la cultura ha un ruolo ancora marginale nei documenti strategici dell’Unione Europea, la cooperazione territoriale in progetti fondati sul binomio cultura e sviluppo offre potenzialità in larga parte ancora inesplorate e destinate nel futuro ad assumere una crescente importanza.

 

L’attività rientra nella linea di ricerca “Strumenti e metodi delle politiche culturali”