Il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello per la Settimana Europea dell’Energia Sostenibile.

 

Gli edifici storici e l'efficienza energetica: pregiudizi e nuove visioni

Negli edifici storici ben manutenuti il bilancio energetico è positivo quanto in quelli moderni. Questa affermazione è però ignorata da molti. Quindi, è il momento di sventolare la bandiera dell'efficienza energetica dell'edificato storico e fare chiarezza sui pregiudizi.

Nell'ambito del "Green Deal", la Commissione Ue sta cercando da tempo di migliorare l'efficienza energetica degli edifici in Europa attraverso diverse azioni. Nella primavera del 2021, ad esempio, è stato avviato il "Nuovo Bauhaus europeo", che invita i cittadini dell'UE a sviluppare "forme di convivenza più belle, sostenibili e inclusive". La principale richiesta alla base di questa azione è di migliorare l'isolamento termico e quindi il risparmio energetico nella costruzione delle case. Tuttavia, viene spesso trascurato che i nostri edifici vincolati per le loro caratteristiche storiche – e ce ne sono 166.186 solo in Italia - posseggono già buoni prerequisiti per un basso consumo energetico. Ad esempio, le finestre a doppio telaio distanziato e con griglia (dette “tudor” o “inglesine” per la frequenza negli edifici inglesi), in buone condizioni, presentano migliori valori di isolamento a lungo termine rispetto alle moderne finestre in plastica, che devono essere sostituite dopo 20 o 30 anni e diventano rifiuti pericolosi. Inoltre, isolare pareti che arrivano fino a 1 metro e mezzo di spessore semplicemente non ha senso ...
Nella imminente "Settimana dell'energia sostenibile" dal 25 al 29 ottobre 2021, il tema sarà approfondito sotto il motto "Transforming Europe's Energy System". È infatti opinione comune che gli edifici storici - che costituiscono una parte sostanziale del patrimonio edilizio esistente in tutta Europa - sono considerati come meri consumatori di energia che hanno urgente bisogno di essere sottoposti ad isolamento per ottenere valori migliori.
Progetti finanziati dell'UE come PRO-Heritage e INCREAS: INnovation and CREAtive Solutions for Cultural Heritage cercano di contrastare tali pregiudizi mostrando come il settore del patrimonio culturale può contribuire alla transizione energetica.
Entrambi i progetti hanno come capofila il Burghauptmannschaft Oesterreich e il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali-Ravello è il partner italiano nel progetto INCREAS.

"In entrambi i progetti, il consumo energetico degli edifici storici è un tema su cui è incentrato il nostro focus, da angolazioni diverse", afferma il project manager Gerald Wagenhofer. "In PRO-Heritage stiamo sviluppando moduli di formazione per artigiani il cui lavoro su edifici storici ha un impatto sui consumi energetici, come le opere di muratura, coperture, falegnameria e altro. A conclusione dell'attività formativa i partecipanti riceveranno l'attestato internazionale di "Esperti Energetici per i Beni Culturali".
Il progetto pilota INCREAS affronta invece in modo marginale il tema dell'energia, ma in maniera comunque sostanziale perché INCREAS mira ad una ridefinizione dei principi e delle modalità di gestione del patrimonio culturale. "Nel progetto le esigenze gestionali del settore dei Beni Culturali vengono raccolte, analizzate e discusse in workshop intensivi e utilizzate come base per l’elaborazione di un insieme coordinato e coerente di raccomandazioni che possano orientare le decisioni future degli attori pubblici e privati che operano in questo settore. Questo progetto pilota è un'opportunità unica per mostrare il settore dei Beni Culturali nella sua interezza e, soprattutto, per renderne visibili le potenzialità di sviluppo", commenta entusiasta Fabio Pollice, Rettore dell'Università del Salento e Coordinatore del progetto per il Centro di Ravello.
La "Settimana dell'energia sostenibile dell'UE" dal 25 al 29 ottobre 2021 rappresenta quindi una buona occasione per offrire una nuova visione della condizione energetica degli edifici storici. Durante i workshop, i partner di progetto di PRO-Heritage e INCREAS intendono dimostrare che gli edifici storici in Europa, a differenza di quello che si è portati a credere – anche in ragione di una diffusa disinformazione –, se adeguatamente preservati e mantenuti, presentano performance ambientali in linea con gli obiettivi della transizione ecologica ed energetica. I partecipanti al corso/workshop di PRO-Heritage e INCREAS concordano nell’affermare che “gli edifici storici ben mantenuti nei propri Paesi di provenienza presentano un bilancio energetico che regge a qualsiasi confronto con gli edifici moderni e in alcuni casi presentano un’efficienza addirittura superiore!”