MOSAIKON: Direttori delle Antichità e specialisti della conservazione e del patrimonio archeologico provenienti da 13 paesi del Mediterraneo meridionale e orientale a Ravello, presso il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali, per discutere il futuro del patrimonio dei mosaici dei loro musei e siti archeologici.

L’area mediterranea vanta un patrimonio archeologico straordinariamente ricco e variegato che include un cospicuo numero di pavimenti in mosaico di età classica. Dovunque nella regione tale patrimonio è continuamente messo a rischio da fattori ambientali, dallo sviluppo urbano, dai conflitti armati e dal commercio illegale. Ad aggravare la situazione, la crisi economica, la mancanza di risorse appropriate, sia umane che materiali, il numero e la dispersione dei siti ostacolano la gestione corretta di questo patrimonio unico al mondo.
Nel 2008, per fare fronte alla situazione ed alle necessità espresse dalle istituzioni nazionali della regione, quattro organizzazioni internazionali - il Getty Conservation Institute (GCI), la Getty Foundation (GF), l’ICCROM (the International Centre for the Study of the Preservation and Restoration of Cultural Property) e l’International Committee for the Conservation of Mosaics (ICCM) – hanno lanciato il programma MOSAIKON.

L’obiettivo di MOSAIKON è migliorare l’azione di conservazione, manutenzione e restauro dei mosaici fornendo formazione specialistica agli operatori dei siti e dei musei della regione, rafforzando il network professionale e promuovendo la disseminazione di informazioni sulla conservazione, la manutenzione e il restauro dei mosaici.

Dopo cinque anni di attività, che hanno visto il coinvolgimento di circa 170 professionisti della regione e una svolta positiva nelle pratiche di conservazione dei mosaici, il meeting regionale di Ravello ha inteso esplorare ulteriori modalità per rafforzare i risultati raggiunti dal programma MOSAIKON e renderli così sostenibili a lungo termine.

I 34 partecipanti includono Direttori Generali dei Servizi di Antichità, gestori di siti culturali, archeologi ed esperti di conservazione. L’incontro, svolto dal 20 al 22 gennaio 2014, si è articolato in presentazioni, condivisione di esperienze e strategie, sessioni di brainstorming e discussioni plenarie. Inoltre, sono state organizzate per i partecipantii visite all’Herculaneum Conservation Project e al Museo Archeologico Nazionale di Napoli per sviluppare idee ed incoraggiare scambi e discussioni.
Fin dalla sua creazione, trenta anni fa, il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali si occupa di tematiche relative al patrimonio culturale con particolare riferimento alla regione del Mediterraneo, promuovendo un approccio integrato e multidisciplinare. Esso ha rappresentato pertanto il partner ideale per il meeting fornendo un ambiente stimolante e favorevole alla riflessione e al dibattito.

Il meeting è realizzato grazie al supporto della Getty Foundation e dell’ ICCROM.
Paesi interessati dal programma: Algeria, Cipro, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Tunisia, Turchia.
Altri paesi interessati: Francia, Italia, Stati Uniti.